venerdì 2 gennaio 2015

"Una vita premiata": la lettera di Andrea Kaemmerle letta da Sara

In occasione della cerimonia per "Una vita premiata" (il riconoscimento del Comune di Bagno a Ripoli assegnato agli InSuperAbili), Sara ha letto la lettera del regista degli InSuperAbili che non poteva essere presente. Eccola. 

"Salve, sono quel mattacchione che da 18 anni si imbarca 3 ore di macchina quasi tutti i venerdì per giocare a far teatro con i miei amici INSUPERABILI, avrei voluto essere con voi a festeggiare questo riconoscimento ma troppi chilometri ci dividono (ieri ero in Piemonte a fare spettacolo) . Questo anno festeggio i 25 anni della mia compagnia e veramente molte cose belle mi sono accadute durante il mio gironzolare per il mondo a fare teatro. Quella che accade dalle 17 alle 19 di quasi tutti i venerdì credo che sia la più longeva ed anche la più insolita. Quasi subito è nato un clima fatto di leggerezza e rispetto. Un'isola dove tutti si mettono in gioco ed ogni giudizio è sospeso. Sono magie che non sempre accadono, ma che spesso accadono quando a
lavorare insieme sono persone PERBENE.


Dunque grazie, grazie e poi grazie. Spero che questo progetto abbia ancora molta strada davanti, lo spero perché crea molta felicità, e la felicità è medicina straordinaria, è terapia rara ed antica. Adesso vado ad usare un'espressione un po' troppo seria per me, ma vista l'occasione , mi faccio coraggio e divento per un istante un po' borioso: credo siano semi di civiltà da difendere con le unghie e i denti.

Vi bacio
Andrea Kaemmerle

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